Il primo contatto con il paziente è telefonico: l’obiettivo è quello di inquadrare in tempi brevi il tipo di richiesta, il motivo del contatto e le possibili risposte attuabili. Viene fissato un primo appuntamento.
Il primo incontro è di conoscenza reciproca. Verranno approfondite le difficoltà per le quali è avvenuto il contatto e si deciderà la tipologia di trattamento più adeguata (individuale, di coppia o familiare).
La fase del lavoro definita di consultazione prevede dai 2 ai 4 incontri, finalizzati a comprendere ed esplorare la problematica portata dal paziente. Al termine di questa fase verrà proposto un possibile percorso terapeutico volto a risolvere il disagio.
La cadenza degli incontri di consulenza è settimanale/quindicinale per il lavoro con coppie e individui, mensile in caso di colloqui familiari. La durata dei colloqui è predefinita: solitamente un’ora per le terapie individuali, due per le terapie di coppia e familiari.
In presenza di un disagio adolescenziale o infantile, prima del primo appuntamento la telefonata con uno dei genitori è un momento importante per accogliere il bisogno presentato e concordare il primo incontro di conoscenza e diagnosi. Ritengo importante conoscere e approfondire il problema del minore con l’aiuto dei genitori, quindi i primi incontri si svolgono sempre alla presenza di mamma e papà.
È possibile anche fissare colloqui via Skype
Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.